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Vacanza a Praga

Vacanza a Praga

Teste Cromate Scooter Club Modena ..................................................... Massimo e Betta in vacanza a Praga ...................................................................... il racconto del loro viaggio

Era una calda domenica di giugno e il sudore colava già copiosamente dalle nostre fronti. Inutile farsi illusioni: ci aspettava al varco la solita afosa estate padana. Maledetta pianura!

Quest'anno bisogna fare qualcosa di diverso. E con un moto di orgoglio lanciamo la sfida alla sorte: si fa la vacanza in Vespa.

La variabile del mezzo meccanico moltiplicata per due, più la variabile dell'alloggio da trovare ogni giorno, per la variabile per eccellenza cioè quella metereologica faceva una somma esplosiva. Si aggiunga per fare conto pari la totale inesperienza di guida e di bulloni di uno dei due. Ma noi niente, convinti fino alle orecchie ok, si va a Praga. Magica città dell'est, ambiente naturale dell'insostenibile leggerezza dell'essere (mitico film) atmosfere per lo spirito. Si và si và, prima che i reumatismi ci soffino sul collo e prima che arrivino dei figli a tenerci vicino alla culla.

Spirito dell'EASY RIDER prendici e rendici liberi!!!

Domenica 10 Agosto 28° Il primo giorno lo facciamo tutto di un fiato. Km e Km di stradoni veneti deserti e bollenti. Per lei è un giorno indimenticabile, lontano all'orizzonte il cartello con scritto Praga e nel cuore la consapevolezza che SI', CE LA FARO'. Ci sembra di attraversare il deserto americano. Dormiamo in Italia sulle rive di un piccolo lago di montagna e prima di crollare sotto la tenda montata in qualche modo ci domandiamo se le strade straniere saranno uguali a quelle italiane che nonostante tutto ci sembrano più famigliari (se non altro perchè capiamo le scritte).

In effetti passato il confine le strade ci impegnano con dei gran tornanti e con pendenze notevoli, non ci rimane tanto tempo per gustarci i bei paesaggi dei monti austriaci che stiamo attraversando. (per lei diventa molto dura: mai guidato in montagna, che marcia mettere in salita? e in discesa? e se mi gira la testa nei tornanti? sorpasso questa corriera o no?)

Su certi passi fa anche un freddo cane, ci fermiamo quindi in una caratteristica trattoria austriaca con tanto di oste panciuto e rubizzo che parla solo in tedesco, ci dà un menù tedesco e aspetta tedescamente le ordinazioni. (primi problemi con la lingua)

Dopo qualche patteggiamento mangiamo.

.... E continuano così per 15 giorni le avventure estive di Massimo e di sua moglie Betta.

Abbiamo attraversato la bella Austria godendoci il paesaggio che ci faceva sempre sentire in una cartolina e in due giorni siamo al confine. Dal balcone fiorito della casetta austriaca dove pernottiamo misuriamo i pochi chilometri che ci separano dalla Cecoslovacchia. Il passaggio e’ netto, lo si capisce da mille cose, dall’aspetto del distributore, ai cartelli stradali, alle stesse strade. Attraversiamo d’un fiato la campagna e ci fermiamo alla prima grande citta: Ceske Budejovice. Credevamo di essere in una terra di malandrini ( a pensarci bene ogni meta di vacanza ci e’ stata descritta cosi’: Spagna, Irlanda, Corsica Francia ecc.).

Non ci separiamo dalle vespe neanche per mangiare e quindi per scattare una foto alla grande piazza ignoriamo i cartelli di divieto d’accesso ed entriamo in sella ai nostri mezzi. Il tempo di due scatti ed ecco un fischio sospetto. No anzi i sospetti siamo noi che agguantati da due guardie veniamo bruscamente e inequivocabilmente informati che siamo in zona vietata.

-Dammi i passaporti e beccati sta multa di 500 corone.

-Abbiamo dei marchi.

-Non me ne faccio di niente!

Così mentre io sono in ostaggio Massimo va’ alla piu’ vicina banca a cambiare. Con un sospirone scopriamo che in realta’ la multa e’ di 15.000 lire e contenti di non finire in prigione la paghiamo volentieri. Via di corsa a Praga che ormai e’ vicina. Grande emozione entrare in centro perché i bellissimi palazzi e i tanti ponti sulla Moldava ci confermano quello che ci aspettavamo. Ma bisognava anche stare attenti perché le strade, come in tutti i centri storici non sono proprio di velluto e ci sono un sacco di binari per i filobus e diciamocelo chiaramente: la guida dei Praghesi é piuttosto libertina. Nonostante tutti si voltassero a guardare le nostre vespe, non ce la davano micca la precedenza.

Chiediamo, anzi cerchiamo di chiedere dov’é la nostra casa e non capiamo perché tutti ci facciano segno : vai! vai! Capiamo dopo circa un’ora che non stiamo proprio in centro. Consigliati da Peter, il nostro ospitale ospite, lasciamo le appetibili vespe nel suo garage e ci trasformiamo in perfetti turisti e con cartina alla mano conosciamo questa bella citta’ dall’atmosfera decadente e mistica.Visitiamo il Castello di Kafka, il cimitero ebraico, la Città Vecchia e il Ponte Carlo e tanti altri posti. Dopo 5 giorni l’abbiamo vista tutta e belli riposati rimontiamo in sella.Tanto che c’eravamo siamo passati per la Germania con direzione verso il ghiacciaio Grossglocner. Con grande soddisfazione alla fine di una faticosa salita pargheggiamo le nostre ansanti vespine di fianco a una enorme Honda Gold Wind ricevendo le congratulazioni del proprietario. Ormai stanchi della vacanza, come nella nostra tradizione, facciamo il ritorno a casa tutto d’un fiato incuranti dell’acquazzone, anzi dico nubifragio che incontriamo a Dobbiaco. Confortati dal sentire parlare nuovamente italiano non ci importa che ormai sia buio e che la schiena dica la sua e arriviamo nel cortile di casa nostra. Ore 11,30. Si spegne la chiavetta con un certo sollievo e per un paio di settimane basta Vespa.

E la prossima estate andiamo in Irlanda.

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1998 Teste Cromate Scooter Club Modena

Ultima revisione 31/07/1998